Blog e siti web sono ormai dotati quasi tutti di un canale RSS per distribuire i contenuti: gli utenti ed i lettori hanno quindi la possibilità, usando un feed reader, saltando la tradizionale navigazione mediante browser (Internet Explorer o Firefox che sia).
E’ anche per questo motivo che sono nate nuove forme di marketing attraverso i Feed Rss, uno strumento che per viralità, integrazione e pubblicazione si presta all’avvio di campagne pubblicitarie: l’email marketing delle newsletter viene visto sempre più spesso (specie se non richiesto) come spam ed è quindi ben filtrato e combattuto. Dividere in categorie e directory gli Rss può essere utile a migliorare il business e la comunicazione con gli utenti.
In Italia ci sono già aziende che si occupano di questo, mentre sono nati nel tempo diversi servizi web di analisi e publishing: simplefeed, silverpop e pheedo sono solo alcuni esempi. Ploud invece è stato lanciato da pochissimo e seppur non brilli nell’interfaccia è da tenere d’occhio nella possibilità di editare i contenuti direttamente attraverso la piattaforma.
Nell’avvio di una campagna di Rss Marketing, Rss Diary ci aiuta ad esempio a stilare un Rss Marketing plan, indicando 10 passi fondamentali che personalmente condivido.
Mi farebbe piacere cosa ne pensano esperti come Mauro Lupi (che aveva brillantemente anticipato qualcosa già qui), Maurizio Goetz e Stefano Hesse di Google Italia: magari quest’ultimo potrebbe spiegare anche perchè è fermo da tempo il progetto di Adsense for Feeds.

7 Comments

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  • @abel: Non è un rischio,è già una possibilità concreta: certo da parte degli utenti potrebbe essere fastidioso ma il futuro degli RSS è anche questo. Ma tranquillo: molti feed reader eliminano già la pubblicità dai feed.

  • Ho già scritto qualcosa in passato, ma non vorrei dare un giudizio affrettato. Per il momento osservo tutto con attenzione e cerco di farmi un’idea più precisa.

  • Non mi pare che la tecnologia abbia ancora prodotto dei prodotti pubblicitari adeguati per gli RSS. Non c’è contestualità, se ci sono banner si ripetono fastidiosamente, ecc.

    Personalmente ho cancellato praticamente tutte le iscrizioni ai feed che contenevano pubblicità

    Prima o poi qualcosa di meno invasivo e più efficace sarà inventato, ma adesso…

  • “Iscriversi” ad un feed vuol dire manifestare la volontà di ricevere INFORMAZIONI. Se invece di queste o in aggiunta a queste mi arriva della pubblicità vuol dire che sto ricevendo qualcosa di non richiesto e di particolarmente fastidioso, al pari dello spam via mail. La maggior parte delle aziende si muovono sul web con la grazie di un elefante in una cristalleria. Perchè? Molto probabilmente per “ignoranza del mezzo”.

    Si crede che fare marketing online sia mettere la pubblicità all’interno degli RSS o comprare isole su Second Life. Questo non è web marketing, queste si chiamano “pianificazioni fallimentari”; colonizzazione selvaggia, per altro mal fatta. La comunicazione online è tutt’altro, il fatto è che non ci si accorge di “imboccare” le strade sbagliate.

    Tra i miei feed non ho ancora ricevuto nessuna pubblicità “subliminale”; appena ne riceverò sarà un piacere annientare sul blog il brand che lo ha “sviluppato”…come dicevano i maoisti “punirne uno per educarne cento” ;)

    Vediamo se riusciamo a far capire che l’utente internet cerca informazioni e non promozioni. Sui mezzi è off-line è concepibile la concezione “put” della pubblicità perchè lo spettatore è ricevente passivo del mezzo. Internet ha dinamiche opposte (se voglio comprarmi qualcosa online non serve che il brand viene a “dirmi” dove comprare, so già dove andare).

    Il successo dei blog risiede in questo: maggiori fonti di informazioni per gli utenti, maggior numero di voci da ascoltare, maggiore autonomia per l’utente di crearsi un’opinione. End of story.

  • Ringrazio davvero tutti per aver risposto: ero curioso di sapere se c’erano novità da questo fronte,ma a quanto vedo non solo è ancora presto ma come me avete tutti forti dubbi al riguardo.
    Grazie Andrea per il tuo preciso commento e per il post. Sottoscrivere un feed non vuol dire accettare anche la pubblicità presente: io ho voluto sperimentare un po di feedvertising per capire meglio le dinamiche,ma sempre cercando di non essere intrusivo.
    Per fortuna molti feed reader parsano la pubblicità e la eliminano dolcemente: meglio che usare Firefox + estensioni. ;)