Da Mtv ai video virali

Una volta c’erano i passaggi televisivi, le soundtrack pubblicitarie (entrambi mezzi ancora molto forti) ed i videoclip su MTV: oggi la promozione delle band e degli artisti passa anche e soprattutto per Internet e mediante i cosiddetti video “virali”.
Ho sentito termini come infiltrations ed esplosioni virali ma per me che non lavoro nel marketing è arabo e certi aggettivi fanno anche un po sorridere; è ironico (ma per chi ci lavora drammatico) quando le agenzie non riescono con lo stesso successo in quei casi dove invece vince la spontaneità.
Un giovane diciottenne inglese, Nick Haley, realizzò un video di 30 secondi per mostrare le potenzialità del suo nuovo iPod Touch: ricordo che anche Wired ne scrisse. Haley inserì nel suo breve video come sottofondo musicale una canzone di un gruppo brasiliano poco noto, gli CSS: Sfgate racconta tutta la storia segnalando che nelle settimane successive al video (quelle precedenti le vendite erano di 340 copie a settimana) la band ha venduto tantissimo copie dell’album uscito addirittura nel luglio 2006 arrivando a circa 2000 copie vendute in due settimane facendo grossi passi in avanti nella classifica del download degli MP3 e delle suonerie più scaricate dall’iTunes Store.
Piccola esperienza che può portare ad una riflessione per gli artisti (ancora scettici) e per chi lavora in questo settore: iTunes store sarà così potente che sfiderà anche i programmi di Oprah Winfrey il cui canale spopola su YouTube?

Live Documents e l’esplosione delle suite per ufficio online

Non so se usate ancora Microsoft Office, OpenOffice, alternative valide o vi affidate ai tanti servizi web che offrono online delle suite office quasi complete: uso spesso Google Docs ed una volta non disdegnavo l’utilizzo di OpenOffice ma con macchine poco potenti spesso si preferisce avere software senza fronzoli.

Live Documents (non fatevi ingannare dal “Live” non si tratta di Microsoft) è stato lanciato da poco e si tratta di una nuova suite realizzata in Flash: ne parla Zdnet in questo post riassumendone le caratteristiche principali.
Ho richiesto l’invito per provarla e spero nei prossimi giorni di mettere qualche screenshots: se ne dice un gran bene ma credo che il mercato sia già saturo di queste applicazioni, sbaglio?
Sridhar sul blog di Zoho (altro noto servizio web) l’ha definito come il problema dell’1%.
Mi chiedo se in futuro gli utenti continueranno ad usare Microsoft Office o si sposteranno definitivamente online: e la risposta non è ovvia nemmeno nel caso si lavorasse offline.

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