Finalmente ho capito qual è il business model che c’è dietro ai grandi servizi del Web 2.0 e come riescono a monetizzare e fare soldi.
Semplice: raccogliere indirizzi email (si, alla vecchia maniera) ma soprattutto più informazioni possibili riguardo i propri utenti che altrimenti advertising e pubblicità online non servano a nulla e Blockbuster come fa a vendere film attraverso Facebook?

Gaspar raccoglie un ottimo commento riguardo la chiusura dell’account di Facebook di Robert Scoble. E non ha tutti i torti a citare e mettere nel calderone anche Twitter nel caso si riempisse di pubblicità odiosa: il bello è che lo stesso Twitter (ma non per colpa del team che ci lavora) ha cominciato a seguire delle brutte abitudini di Facebook, sintomo che un social network è di successo se crea precedenti o riesce ad influenzare altri social network.

Basta pensare a Twitaction con il quale fare azioni (mandare un bacio, un abbraccio o solo un “superpoke”) anche su Twitter.

[UPDATE]

– A Scoble hanno riattivato l’account su Facebook: “felicitazioni”.

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