Finalmente qualcuno che non parla di privacy solo in riferimento a Facebook.
Matteo Flora e Matteo Ratini riprendono un articolo di Computerworld e pubblicano una lista di 6 consigli per proteggere la privacy e sopravvivere a Google.
Nella lista non c’è ma aggiungerei anche di testare il browser che viene utilizzato per navigare.

  • Il primo passo può essere quello di disattivare la cronologia delle nostre ricerche, che in caso contrario rimarranno a disposizione nostra e di Googleper sempre: se andiamo nella pagina G Web History e ci viene chiesto di attivare la funzione già stiamo sulla buona strada, se invece quest’ultima fosse già attiva forse è il caso di disattivarla.
  • Inutile, o quasi, parlare dei cookie, ossia di quei file di testo che vengono memorizzati sui nostri pc con lo scopo di mantenere attive le sessioni web, ma che sempre più spesso vengono usati per motivi completamente diversi:Google, ad esempio, fa uso di cookie DoubleClick per fornire pubblicità mirata ai suoi utilizzatori, ma offre altresì un comodo plugin, compatibile con i principali browser, per disattivare questo tipo di profilazione.
  • Nel caso in cui volessimo bloccare anche i cosiddetti super-cookie, cioè i cookie che s’installano tramite degli script Flash o JavaScript, potremmo far riferimento a particolari estensioni, come AdSweep, AdBlock o NoScript, per bloccarli in maniera veloce e “indolore”. Oppure installare il comodo FoolDns.
  • Abbiamo parlato della possibilità , seppur remota, nella quale un cracker riesca a bucare i server di Google e a leggere i dati contenuti, ossia i nostri! In questo caso il minimo che possiamo fare, almeno per le email, è di cifrarle con software appositi come PGP o meglio ancora GnuPG, che è freeware e compatibile con tutti i sistemi operativi.
  • Sarebbe anche un gran bene fare comunque fare OPT-OUT dai servizi diprofilazione andando alla pagina proposta e cliccando sul link apposito. Questo evita che Google ci profili nella navigazione.
  • Valgono, infine, le classiche regole di base che chiunque si avvicini al mondo dell’informatica deve conoscere: quella di usare una password robusta e quella di mantenere aggiornato il proprio sistema operativo, per evitare che eventuali backdoor o bug 0-day possano essere sfruttati per scopi non proprio legittimi.

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