Con mia grande sorpresa la proposta non arriva questa volta da qualche illuminato politico italiano ma dalla Gran Bretagna: il governo inglese vuole tagliare il 75% dei suoi siti internet che il ministro Francis Maude stima attualmente a 820. Negli ultimi due anni i laboristi hanno già tagliato più di mille tra i 1795 siti web.

Gli inglesi spendono 94 milioni di sterline nello sviluppare e tenere su un sito, 32 milioni per pagare gli staff ed i team nel 2009-2010: ogni utente di un sito costa per lo stato inglese 11.78£. Dopo aver organizzato il sito Data.gov.uk sulla trasparenza delle informazioni delle istituzioni, probabilmente è necessaria un po’ di ottimizzazione ma un taglio così netto mi sembra anacronistico.

In UK sia la pentrazione che l’utilizzo della rete sono più ampi che in Italia dunque il ragionamento dei politici inglesi è a maggior ragione sbagliato: il sito dell’NHS (il ministero della Salute) ha una media di più di 6 milioni di utenti al mese.
Non voglio parlare degli scandalosi costi di Italia.it o del portale del turismo della Campania costato 3 milioni di euro ma volete sapere quante visite fa il sito del Governo Italiano?

Ho usato Google Ad Planner per calcolare quante visite sviluppano i siti dello stato italiano (solo utenti italiani).

Per www.governo.it sono 240 mila:

governo dot it

Mentre ad esempio il sito del governo inglese www.direct.gov.uk (dove ci sono tutti i servizi) ha 5,1 milioni di utenti:

direct gov uk

Il sito del ministero della Salute inglese, l’NHS, come già detto fa circa 6 milioni di utenti. E quello Italiano? 180 mila miseri utenti:

salute dot it

Dulcis in fundo. Ci sarà un sito istituzionale e pubblico che arrivi ad almeno 1 milione? Certo che c’è! E’ quello dell’INPS, www.inps.it, non ridete, non scherzo:

inps dot it

Neanche il sito del ministero del Lavoro con i suoi 170 mila utenti unici riesce a strappare il record dell’ente di previdenza. Probabilmente ce ne saranno anche altri più visitati tra i siti delle istituzioni nazionali ma lascio a voi fare confronti e valutazioni.

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